Dottore Rodolfo Hurle

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Pubblicazioni personali su PubMed

Multicenter study on the use of gemcitabine to prevent recurrence of multiple-recurring superficial bladder tumors following intravesical antiblastic agents and/or BCG: evaluation of tolerance.

Impact on sexual function of holmium laser enucleation versus transurethral resection of the prostate: results of a prospective, 2-center, randomized trial.

Holmium laser enucleation of the prostate combined with mechanical morcellation in 155 patients with benign prostatic hyperplasia.

Posizioni

Le ubicazioni delle cliniche in cui lavora il medico

IRCCS Humanitas Research Hospital, Via Alessandro Manzoni, 56, Rozzano, MI, Italia
Humanitas Gavazzeni, Via Mauro Gavazzeni, Bergamo, BG, Italia
Humanitas Medical Care Bergamo, Via G. Camozzi, Bergamo, BG, Italia
Humanitas San Pio X Ospedale/Poliambulatorio, Via Francesco Nava, Milano, MI, Italia

Domande frequenti

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata in Europa colpisce circa un soggetto ogni sette e rappresenta uno dei tumori più comuni nel sesso maschile.
Nelle fasi iniziali della malattia, il carcinoma prostatico non ha una sintomatologia evidente e pertanto viene scoperto quando è in uno stadio più avanzato o durante degli esami di screening, come PSA o visita specialistica urologica con esplorazione rettale.

La stadiazione del tumore alla prostata

Si distinguono quattro stadi di tumore alla prostata:

T1 – tumore localizzato: il tumore è circoscritto alla prostata, è di piccole dimensioni e pertanto non viene percepito alla palpazione durante l’esplorazione rettale o visualizzato all’ecografia. Il riscontro è in genere casuale durante resezione transuretrale o per mezzo di una biopsia eseguita per livelli elevati di PSA (antigene prostatico specifico, un marcatore per il tumore prostatico).

T2 – tumore localizzato: anche in questo caso il tumore è circoscritto alla ghiandola prostatica, ma risulta papabile all’esplorazione rettale e visibile in ecografia.

T3: tumore localmente avanzato: il tumore ha un’estensione extra-prostatica, con invasione della capsula o delle vescicole seminali.

T4: tumore avanzato o metastatico: il tumore ha invaso anche i tessuti adiacenti e può aver interessato anche i linfonodi, le ossa o altri organi.

Che cos’è la Sorveglianza Attiva?

La Sorveglianza Attiva è un progetto di ricerca internazionale per il carcinoma prostatico. Viene proposto a pazienti a rischio di progressione molto basso e con tumori clinicamente poco significativi, allo scopo di evitare i trattamenti attualmente utilizzati: chirurgia (prostatectomia a cielo aperto, laparoscopica e robot-assistita), radioterapia esterna e brachiterapia

Qual è l’obiettivo della Sorveglianza Attiva?

Obiettivo della Sorveglianza Attiva è quello di indirizzare alla chirurgia solo i pazienti che effettivamente necessitano di intervento, offrendo un’alternativa a pazienti con neoplasie che non si sarebbero manifestate clinicamente in assenza di screening. La Sorveglianza Attiva permette di dilazionare o evitare gli effetti collaterali temporanei e/o permanenti causati dalle terapie a livello degli apparati gastro-intestinale, genitale e urinario, e limitare il sovra-trattamento, vale a dire il trattamento del tumore prostatico che non avrebbe dato manifestazioni cliniche nel corso della vita del paziente.

Per chi è raccomandata la terapia focale?

La terapia focale con strumentazione HIFU-Focal One è indicata per varie tipologie di pazienti interessati da carcinoma prostatico. Una prima categoria di pazienti a cui è destinato il trattamento è composta da coloro che sono affetti da una neoplasia prostatica a basso rischio e che sono stati inseriti in un programma di sorveglianza attiva che non desiderano più seguire. 
Può essere utile poi per trattare i soggetti con un tumore localizzato di stadio T1, dunque di dimensioni molto ridotte, invisibile sia all’ecografia sia all’esplorazione rettale, o di stadio T2, ossia visibile all’ecografia o palpabile con l’esplorazione rettale, localizzato a un solo lobo della ghiandola.